“La transizione energetica può e deve diventare il riscatto e il rilancio del territorio di Civitavecchia.
Le caratteristiche uniche dal punto di vista della posizione, della logistica e dell’infrastrutturazione, che hanno portato a trasformare l’antico porto romano in polo energetico, industriale e portuale, sono oggi asset fondamentali per dimostrare tutto il potenziale trasformativo della decarbonizzazione, a partire dall’eolico off-shore e dalla trasformazione della centrale ENEL a carbone.
Esistono le progettualità, esistono le competenze, esiste una spinta collettiva da parte della cittadinanza che va sostenuta in ogni sede politica e istituzionale.
Questo caso dimostra quanto sia sempre più necessaria e urgente una regia nazionale che costruisca e attui una strategia coerente, ordinata e armonizzata, che tenga in considerazione le istanze economiche, sociali ed ambientali assieme, senza più passare sopra le seconde e le terze.
In questo senso non possiamo permettere che, alla luce delle evidenze emerse nel percorso di approfondimento del progetto, si prosegua nell’idea di realizzare un porto crocieristico a Fiumicino.
Un progetto che avrebbe un impatto ambientale devastante e che metterebbe in crisi l’intera strategia portuale del Lazio e del Paese, aprendo pericolosissimi varchi di deregolamentazione privatistica in un settore complesso e strategico, in cui non possiamo assolutamente più permetterci errori”.
Lo ha dichiarato Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030 nella segreteria nazionale del Pd, durante il convegno “Transizione energetica. Missione possibile”.