“Questo mese di agosto ci consegna dati sull’economia davvero incoraggianti. E tutti col segno più. Oggi il fatturato dei servizi (+2.6% sull’anno scorso). Ma anche la fiducia di imprese e famiglie, l’export, il PIL. Ciò che abbiamo costruito in questi anni sta finalmente dando frutti per l’Italia.
Il tempo è galantuomo, il tempo gioca con la nostra stessa maglia. Ma adesso noi per primi dobbiamo guardare #avanti. Avanti, insieme”. Così Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook.
Secondo quanto contenuto nel suo Global macroeconomic outlook, l’agenzia internazionale di rating Moody’s migliora le stime di crescita dell’economia italiana quest’anno e il prossimo. Per il 2017 e per il 2018 Moody’s la crescita stimata del Pil è dell’1,3%, contro lo 0,8% e l’1% previsto in precedenza. Secondo Moody’s, il miglioramento delle stime sull’Italia è sostenuto “dalla politica monetaria e di bilancio e da una ripresa più forte nell’Ue”.
Per Ernesto Carbone, si tratta di “risultati confortanti”, di chi, come il PD e i governio Renzi e Gentiloni, ha sostenuto la crescita contro “la decrescita felice” auspicata dal M5S. “Oggi anche una agenzia di rating rivede al rialzo le stime di crescita del nostro Paese. Non sempre le analisi di queste agenzie incrociano la realtà ma in questo caso si tratta dell’ennesima conferma della tendenza positiva in atto”, scrive Carbone.
“Tutti gli indicatori dicono che le riforme e in generale le politiche adottate dal governo Renzi e poi proseguite da quello Gentiloni stanno ottenendo importanti risultati che dovranno essere ulteriormente rafforzati e stabilizzati.
Intanto ieri, con l’approvazione delle misure a sostegno delle fasce più deboli, non solo si sono introdotti importanti strumenti solidaristici ma lo si è fatto fuori da una logica puramente assistenziale a differenza di quanto prevedono le fumose proposte dei 5 stelle.
Abbiamo avuto ragione noi: la crescita è il prerequisito per avere gli strumenti per una società che non solo non abbandoni i più deboli ma che anzi dia loro un sostegno attivo, li aiuti a inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.
Oggi, nei numeri, si scopre la differenza tra chi come il PD ha puntato sulla crescita e chi come i 5 stelle offriva l’autolesionistica prospettiva della decrescita felice”, conclude Carbone.
“La crescita c’è e si consolida, la conferma viene anche dalle agenzie di rating”, sottolinea Alessia Rotta.
“A questo – continua la responsabile Circoli del PD – aggiungiamo l’importante dato sull’andamento del fatturato nei servizi diffuso dall’Istat, che aumenta dello 0,7% rispetto al primo trimestre 2017 consolidando i segnali espansivi dei trimestri precedenti. Tutto questo dimostra la validità delle riforme avviate prima nei mille giorni dal governo Renzi e proseguite poi da quello Gentiloni.
“Riforme che hanno prodotto un trend finalmente positivo che sta portando l’Italia fuori dalla crisi e verso un pieno recupero di competitività del suo sistema economico.
Una crescita sostanziosa che è la premessa per mettere in campo le politiche a favore di quelle fasce deboli che nella crisi hanno pagato il prezzo più alto. Ora occorre proseguire con fiducia sulla strada intrapresa consapevoli che è questa la cosa giusta da fare”, conclude Rotta.
#PIL Italia conferma segno +. Riforme realizzate dai governi @pdnetwork hanno rilanciato crescita con cui è possibile ridurre diseguaglianze
— Debora Serracchiani (@serracchiani) August 30, 2017
Moody’s rivede al rialzo crescita del #Pil. Le riforme del #Pd danno i loro frutti positivi. Al lavoro per l’Italia. #avanti
— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) August 30, 2017