“L’Afghanistan è una situazione molto complessa nella quale noi dobbiamo elaborare molto rapidamente una strategia che ci possa consentire di essere presenti in quel contesto innanzitutto per completare una operazione di salvaguardia e di garanzia di quelle persone che hanno guardato a noi come punto di riferimento. Penso per esempio alle studentesse universitarie della Sapienza di Roma che devono essere portate in Italia. Bisogna creare le condizioni per evitare il rischio che l’Afghanistan torni ad essere com’era: un hub per l’organizzazione del terrorismo islamico su scala mondiale”.
Lo dice in una intervista a Radio Immagina il deputato Enrico Borghi, membro del Copasir e responsabile delle politiche per la Sicurezza nella segreteria del PD, che prosegue, soffermandosi sulla questione di chi si avvicina, tramite il darkweb al terrorismo e alla sua riorganizzazione: “Come PD avevamo piena consapevolezza anche prima della vicenda afgana di questi rischi, e infatti questa estate abbiamo dedicato ai temi del rischio del terrorismo jihadista e quello cybersicurezza alcuni momenti di approfondimento e confronti che hanno visto la partecipazione di importanti esponenti politici ed esperti del settore”.