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Acquirente unico energia: il nostro ddl a tutela delle famiglie vulnerabili

L’Acquirente unico come una sorta di gruppo di acquisto pubblico di energia sul mercato libero per i clienti cosiddetti ‘vulnerabili’, cioè gli utenti più fragili e quindi con più difficoltà e necessari della tutela di un servizio pubblico rispetto al passaggio nel libero mercato . E’ l’obiettivo di un disegno di legge del Pd presentato in una conferenza stampa al Senato da Francesco Boccia, presidente del gruppo dem a Palazzo Madama, da Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, da Annalisa Corrado, europarlamentare e responsabile ambiente ed energia nella segreteria del Pd, dal senatore Nicola Irto e dal deputato Vinicio Peluffo.

“Il ddl – ha spiegato Francesco Boccia – è il frutto del lavoro di approfondimento che i gruppi parlamentari stanno portando avanti. L’obiettivo è difendere il consumatore più vulnerabile in un passaggio di mercato problematico che avevamo preannunciato e su cui adesso ci sta dando ragione anche la destra. Stiamo parlando di una spesa energetica di 2mila euro l’anno per le famiglie italiane e che è aumentata di 500 euro, nella situazione di ‘vulnerabilità’ ci sono in gran parte gli stessi per i per i quali ci battiamo per istituire il salario minimo, sono le stesse persone che pagano i tagli alla sanità. Noi mettiamo a disposizione questo testo e anzi io invito la maggioranza a sottoscriverlo. Il ruolo dell’Acquirente unico, che ora è relegato ai margini, potrebbe invece costituire l’intervento dello Stato nel sostegno dei clienti cosiddetti ‘vulnerabili’, calmierando i prezzi”.

“Questo ddl – ha spiegato Chiara Braga – dà una risposta a un tema sentito che è quello del costo dell’energia, è una proposta concreta, fattibile e seria su cui ragionare. Di fatto il passaggio dal servizio di maggior tutela al mercato libero ha significato un rincaro dei costi di circa il 50% per famiglie che non sono in grado di sopportare questo peso”.

“Il ddl è il frutto di un lavoro corale – ha spiegato Annalisa Corrado – sia all’interno del partito, ad esempio ha collaborato Pierluigi Bersani, che con gli operatori del settore, i consumatori, i produttori di rinnovabili. L’Acquirente unico è un soggetto interamente pubblico già operativo sul mercato all’ingrosso, che potrebbe svolgere l’ulteriore funzione di consentire ai clienti vulnerabili l’accesso all’energia nel mercato retail in condizioni di sicurezza, quella sicurezza che solo un servizio pubblico può garantire. L’Acquirente unico si muoverebbe in sostanza come un gruppo d’acquisto per spuntare il miglior prezzo sul mercato e potendolo così assicurare ai cittadini in condizioni di fragilità.

E’ una soluzione che avrebbe il pregio di essere strutturale, senza oneri per la finanza pubblica, in grado anche di portare trasparenza e chiarezza nei prezzi e nel mercato dell’energia . Avendo in Italia aggiornato da poco il Pniec che prevede una sempre maggiore penetrazione delle rinnovabili nel sistema energetico del Paese, Acquirente unico dovrà acquistare energia da fonti rinnovabili con percentuale crescente, costituendo nel tempo una domanda certa e stabile per i produttori interessati a stipulare contratti PPA con una controparte pubblica. E’ dunque una proposta dalla forte valenza economica ma anche e soprattutto sociale, in un paese come l’Italia che paga il prezzo più alto dell’energia in Europa, la quale a sua volta sconta su questo un tema di competitività con Cina e Usa”.

“Stiamo parlando – ha spiegato Nicola Irto, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente – di tutelare 2 milioni di famiglie, il 7% del totale dei consumatori, costituiti da lavoratori poveri, anziani, abitanti delle isole minori e delle zone periferiche che non possono pagare il prezzo dell’energia sul mercato libero. Chiederò, a nome del Pd, nell’Udp della commissione Ambiente del Senato l’immediata calendarizzazione, affinché dalle dichiarazioni che qualche esponente della maggioranza fa, si passi ai fatti, anche perché siamo preoccupati
da come il Governo affronta la transizione energetica”.

Vinicio Peluffo l’ha definita “una proposta semplice ed efficace. I vulnerabili si trovano a pagare di più, una situazione evidente da alcuni mesi, una iniziativa del governo sarebbe importante, ma non c’è stata. Questo problema non si risolve con emendamenti posticci come quello di Gusmaroli”.

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