A Gorizia, nella provincia a ridosso del confine con la Slovenia e in prima fila nell’accoglienza ai richiedenti asilo, il Partito democratico punta sulla partecipazione e ha indetto un referendum fra gli iscritti sulla riforma degli enti locali: un’iniziativa innovativa perché lo strumento del referendum è ancora poco utilizzato dai circoli Pd e dalle strutture territoriali: «Il motivo politico è quello di dare il via ad un vero dibattito interno al nostro partito su come semplificare le strutture amministrative nel nostro Paese e nei nostri “paesi”, per usare un gioco di parole – spiega il segretario provinciale del Pd locale, Marco Rossi – ma vorremmo fare un passo in più: lanciare il messaggio che le forme della partecipazione politica vanno rinnovate anche nel nostro Partito, nel 2015 dobbiamo saper trovare un nuovo modo di coinvolgere i nostri iscritti e simpatizzanti, coinvolgerli direttamente nel processo decisionale e responsabilizzarli, lavorare per obiettivi e per progetti».
I 18 circoli territoriali del Pd, dal 2 ottobre e fin al 15 ottobre, si alterneranno nelle Assemblee degli iscritti che, dopo un dibattito sulla riforme delle autonomie locali – la Regione Friuli Venezia Giulia ha in corso un’ambiziosa riforma che, sopprimendo le Province, ha avviato la costituzione di 18 Unioni intercomunali – si esprimeranno su quattro scenari alternativi di fusione fra i venticinque comuni del territorio provinciale.
«Se l’esperienza dei nostri circoli potrà essere di stimolo anche ad altri territori d’Italia nell’utilizzare questo strumento partecipativo, saremo ben felici di mettere a disposizione la nostra esperienza», conclude il segretario provinciale Rossi.