Inizia oggi a Botticino la Festa nazionale Ambiente del Partito Democratico. Sarà una grande occasione di dibattito attorno a temi di grande attualità, a partire dalla Conferenza ONU sul Clima che si terrà a fine anno a Parigi e che rappresenterà una tappa decisiva nei negoziati del futuro accordo internazionale per il clima dopo il 2020. L’Italia e l’Europa saranno vere protagoniste nella sfida del clima, della tutela dell’ecosistema e sapranno porsi obiettivi ambiziosi su energia, sostenibilità, lavoro ed economia circolare. La rilevanza delle questioni è nota a tutti: si pensi al ripetersi sempre più frequente di eventi climatici estremi, che portano con sé tragedie e gravi danni a cittadini e imprese. La messa in sicurezza di un territorio fragile come il nostro – su cui la Struttura di missione #ItaliaSicura ha fatto molto in questo primo anno di attività – il contrasto all’abusivismo edilizio e al dissennato consumo di suolo vanno di pari passo con la necessità di contrastare i mutamenti climatici e di rendere sempre più resilienti le nostre città. Tanto più che la riduzione delle emissioni, lo sviluppo delle rinnovabili e, più in generale, le politiche di mitigazione e adattamento ai mutamenti climatici, possono essere leve fondamentali per rilanciare la competitività delle nostre imprese e far crescere l’occupazione, puntando su tecnologia e innovazione. Anche un’agricoltura nazionale più attenta alla sostenibilità e alla qualità conquista con i suoi prodotti mercati mondiali, ed è il modo migliore per declinare il messaggio straordinario di Expo 2015 sulla sfida della nutrizione del pianeta. E poi la recentissima Lettera Enciclica di Papa Francesco, Laudato Si : un’eccezionale connubio fra i grandi temi della teologia, della scienza, del destino dell’uomo e della Terra. Sostenibilità, risparmio energetico e riduzione del consumo di suolo sono argomenti che parlano direttamente ai cittadino, alle imprese, agli amministratori locali; in esse c’è la possibilità di compiere scelte concrete che aiutino a rilanciare l’Italia, perché è certo che dalla crisi non se ne esce allo stesso modo di come si è entrati. Oggi oltre il 20% delle imprese italiane investono in innovazione green e, non a caso, sono proprio quelle più competitive, che esportano di più e assumono di più. Ci sono mutamenti enormi anche nel settore dell’energia: lo scorso anno, per la prima volta, abbiamo assistito a un disaccoppiamento tra crescita economica e andamento delle emissioni. E poi, chi avrebbe mai detto, ad esempio, che a Milano 120mila cittadini avrebbero utilizzato il car-sharing? Chi avrebbe pensato che tutelare suolo e vigneti da sbancamenti e cemento fosse opinione comune di molti cittadini?
Da ultimo non possiamo dimenticare – ce lo ricordano i monumenti e le opere realizzate proprio con il prezioso marmo di Botticino – che l’Italia è un paese di straordinaria bellezza.
Disponiamo di un territorio di infinita varietà ambientale e artistica, di cultura e paesaggio: queste sono le nostre più importanti materie prime, su cui investire e creare nuovo sviluppo sostenibile, per l’oggi e per il futuro del Paese. È una sfida che sentiamo soprattutto nostra, perché parte essenziale della vocazione stessa del Partito Democratico e del nostro Governo: cambiare l’Italia per restituirle l’orgoglio di essere il grande Paese che è.
Chiara Braga – Responsabile Ambiente Segreteria nazionale PD