Governo: D’Attorre (PD), Gemmato abbia dignità di dimettersi
“La vicenda del sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, che, invece di servire gli interessi pubblici per i quali ha prestato giuramento, è socio di una azienda privata smaniosa di attirare utenti mettendosi a confronto con le inefficienze della sanità pubblica, è emblematica delle abissali degenerazioni a cui può portare la concezione del rapporto tra pubblico e privato propria della destra al governo. Il definanziamento e la destrutturazione del sistema universalistico pubblico, nella sanità come nell’istruzione, è la pre-condizione per spalancare le porte agli appetiti di soggetti privati spesso interessati solo al profitto. Il sottosegretario Gemmato dovrebbe avere almeno la dignità di dimettersi. Ma il problema è purtroppo molto più grande, perché ormai non si contano gli esponenti del governo che senza ritegno affermano che il sistema pubblico costa troppo e che il privato funziona meglio. Certo, funziona senz’altro meglio se di quel privato si è soci o se da esso si ricevono corposi finanziamenti”.
Così in una nota Alfredo D’Attorre, componente della Segreteria nazionale del Partito democratico.
“La vicenda del sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, che, invece di servire gli interessi pubblici per i quali ha prestato giuramento, è socio di una azienda privata smaniosa di attirare utenti mettendosi a confronto con le inefficienze della sanità pubblica, è emblematica delle abissali degenerazioni a cui può portare la concezione del rapporto tra pubblico e privato propria della destra al governo. Il definanziamento e la destrutturazione del sistema universalistico pubblico, nella sanità come nell’istruzione, è la pre-condizione per spalancare le porte agli appetiti di soggetti privati spesso interessati solo al profitto. Il sottosegretario Gemmato dovrebbe avere almeno la dignità di dimettersi. Ma il problema è purtroppo molto più grande, perché ormai non si contano gli esponenti del governo che senza ritegno affermano che il sistema pubblico costa troppo e che il privato funziona meglio. Certo, funziona senz’altro meglio se di quel privato si è soci o se da esso si ricevono corposi finanziamenti”.
Così in una nota Alfredo D’Attorre, componente della Segreteria nazionale del Partito democratico.