Università: D’Attorre (PD), Bernini risponda su tagli e su fallimento bandi del Pnrr
“Sorprende che la ministra Bernini, anziché concentrarsi sul grido d’allarme che si sta levando dalle diverse componenti del mondo universitario, dai rettori agli studenti, rispetto agli effetti delle scelte del governo, polemizzi con Elly Schlein, che ha avuto la sola responsabilità di raccogliere le preoccupazioni sincere di chi l’università la vive e la fa tutti i giorni. La ministra provi piuttosto a render conto del fallimento del bando per gli studentati con fondi PNRR, a cui praticamente nessun comune d’Italia, compresi quelli governati da Forza Italia e dalla destra, ha risposto. Provi a chiedersi perché la grande maggioranza degli atenei italiani sta facendo i conti in questi giorni con un taglio delle risorse che in termini reali si avvicina al 10%, al di là dei maquillage e degli artifici contabili del governo. E provi a dare qualche rassicurazione sul fatto che non metterà la sua firma su quello che si annuncia come un vero e proprio decreto-Bandecchi, che rischia di stravolgere il precedente decreto Messa a tutto vantaggio delle logiche di profitto che muovono i proprietari delle università telematiche private, con cui la destra ha stretto un accordo. A quel punto forse disporrebbe di qualche argomento concreto in più per discutere con l’opposizione”.
Così in una nota Alfredo D’Attorre, responsabile Università nella segreteria nazionale del PD.
Roma, 22 ottobre 2024
“Sorprende che la ministra Bernini, anziché concentrarsi sul grido d’allarme che si sta levando dalle diverse componenti del mondo universitario, dai rettori agli studenti, rispetto agli effetti delle scelte del governo, polemizzi con Elly Schlein, che ha avuto la sola responsabilità di raccogliere le preoccupazioni sincere di chi l’università la vive e la fa tutti i giorni. La ministra provi piuttosto a render conto del fallimento del bando per gli studentati con fondi PNRR, a cui praticamente nessun comune d’Italia, compresi quelli governati da Forza Italia e dalla destra, ha risposto. Provi a chiedersi perché la grande maggioranza degli atenei italiani sta facendo i conti in questi giorni con un taglio delle risorse che in termini reali si avvicina al 10%, al di là dei maquillage e degli artifici contabili del governo. E provi a dare qualche rassicurazione sul fatto che non metterà la sua firma su quello che si annuncia come un vero e proprio decreto-Bandecchi, che rischia di stravolgere il precedente decreto Messa a tutto vantaggio delle logiche di profitto che muovono i proprietari delle università telematiche private, con cui la destra ha stretto un accordo. A quel punto forse disporrebbe di qualche argomento concreto in più per discutere con l’opposizione”.
Così in una nota Alfredo D’Attorre, responsabile Università nella segreteria nazionale del PD.
Roma, 22 ottobre 2024