Ancora una volta il centrodestra blocca la seduta plenaria della Commissione di Vigilanza per eleggere il presidente del cda Rai. La maggioranza, con il suo metodo da “Colle Oppio”, continua così a rifiutare il dialogo con l’opposizione, a poche ore dal tentativo fallito di far eleggere un giudice costituzionale in palese conflitto di interessi.
Stallo sulla presidenza Rai e ascolti sempre più a picco
Come già successo nei giorni precedenti, in Vigilanza è mancato il numero legale e la seduta è stata rimandata a mercoledì 16 ottobre alle 8.30. Per legge, infatti, va ricordato che la regolare procedura di nomina del presidente del Cda diviene efficace solo dopo l’acquisizione del parere favorevole della Commissione parlamentare, espresso a maggioranza dei due terzi. “Non hanno i numeri, sono divisi sui nomi e confermano di essere allergici alle regole”, è il commento dei componenti democratici della commissione di vigilanza Rai, che aggiungono quanto sia “triste che questo avvenga proprio nel giorno in cui si celebrano in parlamento i 100 anni della Rai”.
Irresponsabili e divisi danneggiano il servizio pubblico che è dei cittadini che pagano il canone. Ora la seduta, come detto, è stata riconvocata per mercoledì prossimo. E lo stallo continua, mentre TeleMeloni va sempre più a picco negli ascolti, come dimostra il nuovo caso di “Un’altra Italia”, il programma di approfondimento dell’ex Iena Antonino Monteleone, che ha registrato ieri 276.000 spettatori, pari all’1.6%. Si tratta dell’ennesimo programma barcollante della nuova Rai, che conferma, ancora una volta, la pessima gestione della tv pubblica da parte della maggioranza.