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Braga: «Sciocco rubarsi i consensi tra alleati. Bisogna unirsi per l’alternativa»

“Sarebbe incomprensibile e anche sciocco pensare di rubarsi qualche punto di consenso tra potenziali alleati – spiega la capogruppo del partito alla Camera, Chiara Braga – Io penso che ieri la piazza sia stata una piazza sicuramente del popolo democratico, ma anche di tante e tanti che sentivano il bisogno e il desiderio di trovarsi insieme a condividere una richiesta forte di alternativa”.
 
“E credo – aggiunge – che tra di loro ci fosse anche un pezzo di società che nelle ultime tornate elettorali non è andata a votare e che chiede a noi di essere capaci di unirci attorno a un progetto e a una visione comune in grado di sconfiggere la destra. Quindi c’era anche un pezzo del popolo dell’astensione”.
 
Senza il PD non c’è alternativa.
 
Ma ieri il M5S ha detto no all’egemonia del PD: “Sicuramente per noi dire che senza il PD non c’è alternativa significa dire che il PD ha la grande responsabilità di costruire attorno a sé le condizioni per una forte alternativa alla destra. Quindi nessuna autoreferenzialità che non fa parte di questa stagione del PD, ma la convinzione che proprio a noi spetti il compito più grande di costruire insieme alle altre forze di opposizione un terreno comune di battaglia e di proposta alternativa per risolvere i problemi del Paese”.
 
Per quanto riguarda il dialogo con le altre forze di opposizione sulla sanità pubblica: “Sta continuando proprio in vista della manovra di bilancio. Quello sarà il primo banco di prova su cui sfidare la destra ad affrontare alcuni nodi fondamentali, che sono quelli dell’aumento delle risorse per la sanità pubblica, della riduzione delle liste di attesa e delle assunzioni del personale. Questo governo sta negando il diritto delle persone di potersi curare senza ricorrere alla sanità privata. Credo che su questo ci sarà una battaglia forte comune di tutta l’opposizione”.
 
Anche di quel Calenda che in piazza non c’era: “Su questa partita, come su quella sul salario minimo, il dialogo in Parlamento è costante e continuo con tutti, anche con lui”.
 
Con il M5S ci sono divergenze importanti: “Io credo che sia obbligatorio farlo. Peraltro in questi mesi le occasioni in cui abbiamo unito le forze in Parlamento su tante partite sono state infinitamente di più di quelle in cui ci siamo distinti. La segretaria ha detto che inizia una nuova fase e credo che questa fase chieda anche di far prevalere le ragioni dell’unità piuttosto che quelle del distinguo. Sicuramente – conclude Braga – noi lavoreremo per questo. E crediamo anche di aver ricevuto ieri da quella piazza cosi’ appassionata una richiesta e una spinta che vanno proprio in questa direzione”.

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