Sintesi dell’intervista di Gabriele Rosana su Il Messaggero
“La Commissione europea non interferisce nelle dinamiche politiche interne agli Stati membri. Detto ciò la stabilità è un valore in sé. Grazie a un discreto livello di crescita del Pil non stiamo ancora attraversando la tempesta. Il governo guidato da Mario Draghi sin dal suo insediamento e nell’implementazione del Pnrr è stato caratterizzati da un alto livello di coesione e da una forte leadership, caratteristiche che come Commissione riteniamo essenziali per l’Italia”, così Il Commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni in una intervista al Messaggero.
Gentiloni dà un quadro d’insieme della situazione economica: “Guardando all’intero ciclo 2021-2023 l’economia italiana si comporta in linea con quelle degli altri grandi Stati membri e fa pure un po’ meglio della Germania. In sostanza, la valutazione globale della ripresa italiana è positiva. Per quanto riguarda invece l’inflazione che si registra in Europa nonostante tutte le incognite, è ragionevole prevederne un calo, anche se il prossimo anno rimarrà comunque su valori importanti, sopra il 4%. La forza del mercato del lavoro, il livello dei risparmi privati, il desiderio di tornare a viaggiare sono molto forti, e questo dimostra che l’economia europea si trova ancora su valori positivi. Tuttavia, potrebbe aprirsi davanti a noi una scenario a tinte fosche, in particolare in caso di ulteriore riduzione delle forniture energetiche”.
In merito all’introduzione di un tetto al prezzo del gas spiega: “La Commissione la sta valutando tra le varie opzioni possibili in caso di emergenza e di ulteriore deterioramento della situazione attuale. Ma voglio precisare che non è una proposta di cui si discuterà nei prossimi giorni.”
Gentiloni chiude: “Dopo l’estate presenteremo la nostra proposta di revisione del Patto di stabilità, le opposizioni fra gli Stati membri sono meno radicate rispetto a prima, c’è una diversa atmosfera nel Consiglio, fatta di dialogo aperto e consapevolezza, il che potrà aiutarci a trovare un accordo”, e aggiunge: “Next Generation Eu è stato uno straordinario piano una tantum, ma se dimostreremo che funziona nella sua implementazione potrà essere replicato nuovamente, in particolare facendo leva su prestiti agevolati anziché su sovvenzioni”.
Intervista integrale su Il Messaggero
