spot_img
spot_img
HomeArchivioPiù lavoro, più crescita...

Più lavoro, più crescita più diritti

Dal palco Festa nazionale dell’Unità, ancora il lavoro al centro del dibattito politico: “Più lavoro, più crescita, più diritti“, è il titolo dell’iniziativa alla quale hanno partecipato, il responsabile Economia PD, Emanuele Felice, Anna Maria Furlan, segretaria generale della CISL, Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale, Silvia Zamboni, Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa alla Regione Emilia Romagna e in collegamento telefonico, Debora Serracchiani, vicepresidente PD, coordinati da Ettore Tazzioli.

 

Emanuele Felice. “La vera sfida per i prossimi due anni è riportare il sistema economico in Italia su un sentiero diverso. L’Italia ha al suo interno problemi strutturali, quindi fondamentale sarà la capacità delle imprese di creare innovazione. “Oggi, grazie anche ai Fondi europei che arriveranno, potremo affrontare queste sfide”, ha detto, ed individua come precondizione per usare i fondi, l’impiego di nuove forze da indirizzare poi in rinnovamento strutturale e welfare. Secondo Felice, altro tema fondamentale è colmare le disuguaglianze di genere, geografiche e telematiche. Le tre linee guida quindi sono: innovazione, ambiente e welfare inteso come lotta ai divari interni. Si tratta di una sfida difficile ma necessaria per ricominciare a crescere.

 

Furlan ha preso la parola parlando del ruolo dei sindacati durante la pandemia. “Quando c’erano da fare scelte fondamentali, durante la pandemia, eravamo convocati giornalmente. Attraverso i protocolli di sicurezza abbiamo aiutato a produrre e normare tutto l’indispensabile. Dopo quella fase però le parti sociali non hanno avuto spazio per ragionare sulle prospettive future. Poi sono arrivati i Fondi europei, 209 miliardi grazie ad una Europa che è cambiata. Il tema è quali sono le priorità degli investimenti?” Furlan le individua in innovazione, ricerca e scuola anche salvaguardia dello stato sociale. Inoltre, il tema della dignità e centralità del lavoro deve tornare ad essere preminente, investendo in formazione e servizi.

 

Serracchiani ha sottolineato l’importanza di mettere in campo le grandi riforme di coesione sociale e tanta economia verde. “Tra queste grandi riforme – ha ribadito – anche quella del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali: uno strumento che colga una protezione sociale, un ammortizzatore universale. A fronte della pandemia e delle conseguenze che ne sono derivate, dobbiamo fare un salto culturale ambizioso – ha aggiunto – con un coordinamento stretto con le regioni per profilare i cittadini tramite agenzie del lavoro, e generare nuovi e specifici posti di lavoro orientati anche verso l’economia verde”.

Necessarie secondo Serracchiani, una riforma della P.A. e una transizione rispetto ad una riforma digitale. “Penso allo smart working – ha chiarito – che inizialmente significherà perdita di posti di lavoro, perchè i lavoratori ad esempio, mangeranno e prenderanno il caffè a casa loro, ma che in futuro genererà una riorganizzazione differente del sistema urbano”. “Quindi – conclude – incentivare la produttività, semplificare gli incentivi fiscali affinchè il lavoro sia dignitoso e un grande investimento sulla formazione. Infine una grande promozione del lavoro giovanile e femminile. Non si possono fare passi indietro su questo. sono un volano economico”.

 

Per Lusetti, il covid ha evidenziato soprattutto quelle che sono le carenze nelle fasce più deboli della società. “Pensiamo alle zone dove non arriva la banda larga, o alle famiglie che abitano in un monolocale, per loro ad esempio, smart working e lezioni a distanza sono state molto dure da realizzare. Hanno sofferto anche altre tipologie di lavoratori: quelli impiegati nelle filiere produttive, che hanno rischiato la vita giornalmente, altri ancora, sono proprio rimasti a casa perchè ad esempio avevano un contratto part time. La pandemia insomma ha messo tanta gente a fare i conti con il proprio progetto di vita. Altra verità: tanti processi preesistenti si sono accelerati, oggi noi non possiamo pensare che il problema vero sia solo la crescita. L’Europa ha bisogno di una politica di sviluppo che tenga insieme tanti fattori: abbiamo dato prova di grande responsabilità in Europa e abbiamo svolto un ruolo determinante, ora dobbiamo creare le condizioni per spendere bene i soldi che ci verranno dati e le parti sociali dovranno svolgere questo ruolo è una responsabilità nostra”, ha concluso.

 

Zamboni, parlando dei Fondi europei che arriveranno, ha ribadito l’importante necessità di controllo sugli investimenti che si faranno ma anche su chi vincerà appalti per fare opere pubbliche. “Non bisogna sprecare una crisi insomma – ha detto – quella del 2008 è stata sprecata. Ora abbiamo un altro obiettivo, il contrasto all’emergenza climatica. L’ambientalismo può andare d’accordo con l’economia, nel senso che le economie verdi possono attirare gli investimenti. Oggi stiamo caricando ai giovani un debito ecologico enorme. La grande opportunità in questa fase di economia calante (siamo a meno 10 punti di Pil in Emilia, che è considerata il motore dell’economia in Italia) è cavalcare l’onda della crisi non farci travolgere e per fare questo, investire nella mobilità elettrica, sostituire i combustibili fossili con le energie rinnovabili”.

 

 

 

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img