“Adesso nel Pd dovremmo lavorare tutti in un’unica direzione, evitando situazioni in cui ci si destabilizza a vicenda. Non è questo il momento di aprire il congresso.
Il partito la linea ce l’ha, il segretario Nicola Zingaretti semplicemente lascia spazio anche agli altri. Il modello di partito in cui il leader accentra tutto il potere e la visibilità non è quello a cui ho deciso di iscrivermi.
Vorrei proprio che il Pd rimanesse questo, un partito con tante voci, anche quelle dei ministri e dei presidenti di Regione. Impegnati a fare bene”. Lo afferma in un’intervista a la Repubblica Valentina Cuppi, presidente dell’Assemblea nazionale del PD.
“Non è stato il presidente Bonaccini a porre il tema di un congresso in questo momento – dice Cuppi -, Stefano si sta impegnando nella Fase 2 e lo sta facendo in modo ottimo. Ha moltissimo lavoro da fare e per come lo conosco non ha in mente di creare destabilizzazione del partito. La posizione di Bonaccini è sempre stata quella di chiedere e creare coesione, siamo tutti sulla stessa linea. Quella di non produrre divisioni interne in un momento in cui si chiede persino alle altre forze politiche di collaborare.
Ognuno sta facendo il suo lavoro, cerchiamo di farlo bene. Dobbiamo concentrarci sulle cose da fare che sono tante, non aprire adesso il congresso. Questo significa essere scollati dalla vita delle persone e se c’è un motivo per cui sono entrata nel Pd è proprio quello di ricreare una connessione con la vita quotidiana delle persone. Noi siamo questo, siamo un partito nella vita di ogni giorno”.
