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Boccia: Gli assistenti civici non sono ronde ma un aiuto ai sindaci

“Ma quali ronde, quali guardiani. Non sono ispettori, ma volontari che regalano sedici ore settimanali alla loro città. Sa cosa mi dispiace? Che questa iniziativa sia stata strumentalizzata”. Lo afferma il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in una intervista al Corriere della Sera a proposito dell’utilizzo degli assistenti civici che, ricorda, era stato annunciato “nella conferenza Stato-Regioni, era il quinto di una serie di bandi. Perché nessuno si è indignato quando abbiamo mandato mille operatori socio-sanitari volontari nelle carceri?“.

 

Perché non ha consultato la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese? “Perché era una attività di volontariato con finalità sociali. Nessuno ha mai parlato di attività di pubblica sicurezza. Non sono guardie civiche, ma persone che devono portare cibo e medicine ai più deboli e dare una mano ai sindaci nei parchi, davanti alle chiese o in altri luoghi dove possono crearsi assembramenti“.

 

Dopo le rimostranze della ministra del Lavoro Boccia però precisa che “il suo coinvolgimento è indubbiamente opportuno”, “Catalfo ha dato un contributo sul coinvolgimento del Terzo settore, il presidente Conte ha voluto specificarlo. Ma queste precisazioni sono figlie di ambiguità venute fuori da un dibattito politico strumentale. II progetto è quello. Lo approfondiamo meglio e lo rafforziamo. Quando ci si confronta le cose si migliorano“.

 

Quindi replica a M5S che ha lamentato “una fuga in avanti inaccettabile”: “Mi permetto di dire ai compagni di viaggio che avrebbero dovuto confrontarsi con Alfonso Bonafede, il loro capo delegazione, primo testimone di questa iniziativa. II Guardasigilli sa che grazie ai volontari risolvemmo problemi molto seri scoppiati nelle carceri”. Poi commenta l’interrogazione annunciata da Italia Viva: “A Renzi risponderemo con chiarezza e col sorriso”.

 

E conclude: “Quando facemmo il bando per gli ospedali le burocrazie sanitarie dissero che non avrebbe risposto nessuno, invece risposero 8.000 medici e 9.500 infermieri. Anche questo bando andrà dritto al cuore degli italiani“.

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