“Molti nostri concittadini, residenti in vari Paesi esteri, stanno vivendo crescenti difficoltà a causa di doppie imposizioni fiscali e di normative che spesso penalizzano la loro condizione di migranti.
Da ultima rischia di avere pesanti conseguenze l’abolizione – a seguito di una procedura aperta dalla Commissione europea – dell’esenzione dall’IMU per la prima casa in Italia dei pensionati italiani residenti all’estero. Esenzione che fu introdotta alcuni anni fa per iniziativa parlamentare del Partito Democratico”.
Lo ha evidenziato oggi Luciano Vecchi, responsabile del Dipartimento Italiani nel Mondo del Partito Democratico. Su questi temi si è svolto in questi giorni un incontro con il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Pierpaolo Barettapromosso proprio dal Dipartimento.
Durante l’incontro, al seguito del quale il sottosegretario ha assunto l’impegno di avviare rapidamente una istruttoria per affrontare i problemi aperti,sono state sottolineate in particolare tre questioni urgenti.
Tassazione sulla casa
La prima è relativa proprio alla tassazione sulla casa che, venendo meno la precedente normativa, rischia di mettere in difficoltà i nostri connazionali anziani meno abbienti, per la quale si è proposto di mettere allo studio una nuova misura che sia conforme al diritto dell’Unione europea.
Sovrapposizione di tassazioni nazionali e locali
La seconda è relativa ai crescenti problemi, soprattutto in Svizzera, causati dalla sovrapposizione di tassazioni nazionali e locali (o cantonali) sui beni immobili posseduti in Italia e su cui grava anche l’imposizione nel nostro Paese.
Vecchi ha sottolineato la “necessità di aggiornare gli accordi bilaterali (in particolare quello con la Svizzera) per fare fronte a tale situazione.
Accesso al credito in Italia per ristrutturazioni edilizie per gli iscritti AIRE
Infine il tema dell’accesso al credito in Italia per ristrutturazioni edilizie per gli iscritti AIRE che, spesso si rivela impossibile o comunque comporta condizioni particolarmente vessatorie. Si intende aprire un confronto col sistema bancario italiano e la verifica di forme particolari di garanzia per agevolare interventi di miglioria e messa in sicurezza di un patrimonio edilizio spesso situato in zone a rischio di spopolamento.
“Su queste ed altre questioni, puntualmente segnalate da organi di rappresentanza, associazioni, sindacati e dai parlamentari e dalle organizzazioni del Partito Democratico nel mondo, si è quindi finalmente aperto – ha sottolineato Vecchi – un proficuo confronto volto a tutelare e valorizzare i nostri connazionali all’estero”.