spot_img
spot_img
HomeArchivioBrava l'Unità, Grillo preferisce...

Brava l’Unità, Grillo preferisce il pensiero unico

“L’Unità coglie nel segno e Grillo, come al solito, perde il controllo. I giornalisti del quotidiano, nel raccontare i disastri delle amministrazioni a guida M5S, non hanno fatto altro che tener fede ai più elementari principi della libertà di informazione.

 

La reazione scomposta del guru genovese dimostra semplicemente che è stato toccato un nervo scoperto. Chi fa scomuniche del genere non ammette critiche, è nemico del pluralismo e preferisce il pensiero unico: il suo”. Così Alessia Rotta, responsabile Comunicazione della segreteria Pd, replicando al post di Grillo.

“Complimenti al quotidiano L’Unità e a Francesco Nicodemo, che riescono a fare informazione e ad infastidire Beppe Grillo. Il M5S è abituato alla sacra verità del blog e non tollera critiche o punti di vista diversi”. Questo il commento del presidente della Commissione Cultura al Senato,Andrea Marcucci.

 

“Dacci oggi il nostro Grillo quotidiano. Nella veste di difensore della libertà di stampa oggi si occupa del nostro giornale, che negli anni ha subito anche critiche feroci ma mai di così infima qualità come quelle del Padron di 5 Stelle”, sottolinea Pina Maturani, vice presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama. “Grillo- prosegue Maturani- lasci giudicare ai lettori de l’Unità, che quotidianamente seguono il giornale e che sono stati felici di ritrovarlo in edicola, la qualità della sua informazione. Noi non abbiamo dubbi sulla libertà che si respira nel nostro giornale, forse qualcuno ne viene se pensiamo a quella che regna in campo 5 stelle. E per i finanziamenti, Grillo stia tranquillo quelli per l’Unità sono soldi spesi bene e i cittadini lo sanno”.

 

Per Franco Mirabelli, “la lingua batte dove il dente duole. Grillo si scaglia in modo violento contro l’Unità perché, facendo informazione, ha documentato l’incapacità amministrativa dei sindaci Cinquestelle, sui rifiuti ma non solo. Dunque, complimenti ad un quotidiano che ha svolto il suo compito”.

 

“L’accusa di disinformazione mossa da Grillo all’Unità è un classico caso di arma di distrazione di massa”, spiega Roberto Rampi, deputato Pd. “L’Unità – spiega Rampi – non ha fatto altro che far bene il suo lavoro, pubblicando una lucida inchiesta sul fallimento dei 5 Stelle a Livorno. Inchiesta necessaria per capire che sa davvero si cela dietro al Movimento. Ma il rapporto di Grillo con la libertà di informazione è da sempre molto negativo, specie quando questa mette in discussione lui o il suo partito. I giornalisti che osano non fare da trombettieri del M5S finiscono nelle liste di proscrizione. I parlamentari che non la pensano come lui finiscono fuori del Movimento. Ora – continua Rampi – non potendo chiudere l’Unità, Grillo preferisce cambiare discorso, nel tentativo di sviare l’attenzione dai cumuli di spazzatura che in questi giorni invadono le vie del capoluogo toscano, e dalla disarmante incapacità dei grillini livornesi che ha prodotto questa situazione. La sostanza, comunque, non cambia. Unità o no, a Livorno il Movimento 5 Stelle ha fallito. E l’Unità ha affrontato nella sua storia nemici ben peggiori che hanno tentato di chiuderle la bocca, non riuscendoci”, conclude.

“È una strana idea di informazione quella che ha Grillo, che dopo averci abituato al suo linguaggio violento e alle liste di proscrizione ora insulta i giornalisti de l’Unità e promuove una totale disinformazione sulla nuova società editrice, che, come ricorda giustamente il Vicedirettore Vladimiro Frulletti, ha rifiutato soldi pubblici e ha riportato in edicola il quotidiano grazie all’impegno del PD e di investitori privati: da Grillo, come sempre, solo insulti e disinformazione”.

Lo dichiara la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, che aggiunge: “La grave colpa de l’Unità sarebbe quella di aver dimostrato, con dati oggettivi e ampi spazi di confronto, il fallimento delle amministrazioni guidate dal M5S, per questo la campagna promossa da Grillo sul web dimostra una grande insofferenza alla trasparenza e alla libertà di informazione, nonché una incredibile mancanza di responsabilità”.

“È fondamentale – conclude Valeria Fedeli – che chiunque eserciti responsabilità pubbliche tenga ben presente l’articolo 21 della nostra Costituzione, che stabilisce che la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure: un principio che vale sempre e per tutti, e a cui nessuna democrazia dovrebbe mai rinunciare”.

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img