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Il sequestro dello stabilimento di Ostia e le due facce del M5S

“Gli esponenti romani del M5S sono imbarazzanti: prima si sono distinti come beniamini del clan Spada di Ostia, adesso, anziche’ tacere, spiccano per la volgarita’ degli insulti verso Matteo Orfini. Gli ricordo che proprio il Partito democratico e’ stato protagonista della stagione di pulizia nella capitale, spesso anticipando il lavoro della magistratura”. Così Andrea Romano, deputato del Pd, replica alle frasi dei grillini Roberta Lombardi e Alessandro Di Battista contro Matteo Orfini. “Dalla reazione scomposta e virulenta dei Cinque Stelle alle parole chiare di Matteo Orfini dobbiamo dedurre, come si dice a Roma, che li abbiamo presi col sorcio in bocca. Invece di agitarsi tanto, perché Lombardi e Di Battista non chiedono alla loro collega Ruocco chi erano quegli imprenditori degli stabilimenti balneari di Ostia che lei incontrò in gran segreto (altro che streaming…)? Tanto più che la notizia aveva da subito suscitato obiezioni e proteste da parte dei militanti del movimento”. Così Ernesto Carbone della segreteria nazionale del Partito Democratico. La reazione della Lombardi sulla vicenda Papagni è la conferma del nervosismo dei 5 Stelle, ora che si evidenziano i contorni delle strane amicizie esistenti tra grillini e certe realtà di Ostia. Dopo la vicenda dei dossier di Libera su Ostia, falsificati dai 5 Stelle, con una prassi che ci rimanda ad altre brutte stagione del nostro Paese, ora sia aggiunge un’altra pagina che fa riflettere. Il sequestro, per abuso edilizio, del ristorante dello stabilimento le Dune di Renato Papagni, presidente di Federbalneari, più rappresentativo sindacato dei balneari di Ostia e punto di riferimento con il litorale per il movimento di Grillo”. E’ quanto afferma Stefano Esposito. “Visto il ruolo di Papagni – prosegue il deputato Dem – a questo punto e’ legittimo porsi interrogativi sul senso della battaglia contro la privatizzazione del litorale di Grillo e compagnia. Purtroppo il modus operandi dei 5 Stelle si rivela sempre piu’ controverso. Opaco e’ presentare una faccia sul web e poi nella realta’ avere comportamenti del tutto incongruenti con le affermazioni e i proclami. Pensavamo – conclude – che dopo il gioco delle tre carte fatto sulla sicurezza, dove a parole chiedevano risorse ma nei fatti le tagliavano con le loro proposte o dopo aver detto di voler elevare a rango di interlocutori i terroristi kamikaze, avessimo visto tutto e invece ci accorgiamo che, purtroppo, c’e’ molto altro da scoprire”. Dopo la reazione dei grillini ecco il tweet di Orfini.

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