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Orfini: “Il Pd ha dimostrato con le azioni di essere il partito della legalità”

“Governiamo il Paese, larga parte di Regioni e Comuni e abbiamo migliaia di amministratori: nel novantanove virgola nove per cento dei casi sono persone che lo fanno senza alcun problema con la giustizia. Questo è il Pd. Ma c’è un grande tema: evidentemente gli interessi economici o criminali che vogliono infiltrare o corrompere la politica vanno dove c’è potere. In questo momento l’Italia è governata dal Pd”. Così il presidente Pd Matteo Orfini in un’intervista a ‘La Stampa’.

“Ciò comporta l’esigenza di alzare il livello di attenzione e aumentare gli anticorpi – aggiunge – Senza sminuire i casi specifici. Ma non troverete una parola di critica a un’iniziativa giudiziaria. Semmai se a qualcuno è scappata la mano non è da ricercare tra i politici”.

Dove ha sbagliato il Pd? “Non so, non credo vi siano stati errori – risponde Orfini – mi sembra il Pd abbia dimostrato con le azioni cosa pensi della legalità. Noi abbiamo fatto leggi che hanno inasprito le pene per i corrotti, introdotto i reati ambientali, attivato l’Autorità nazionale contro la corruzione chiamando Cantone. Non abbiamo mai polemizzato con la magistratura e per ogni caso che ha riguardato noi abbiamo chiesto che si arrivasse presto a sentenza”.

E quanto alla possibilità che il Pd vada incontro a uno stillicidio di inchieste fino al referendum di ottobre, “Spero vi siano tutte le inchieste utili a perseguire reati – sottolinea – Faccio il commissario di Roma e sono grato alla Procura perché ci ha aiutato a fare un’opera di pulizia anche dentro il nostro partito”.

“Che un membro del Csm usi tali parole, argomenti e perfino toni nei confronti di un altro potere dello Stato è gravissimo. Non giudico il merito. La nostra carta si basa sull’autonomia dei poteri e distinzioni dei ruoli. E che un membro del Csm faccia un’intervista di battaglia politica e poi la smentisca come i peggiori politici desta preoccupazione e sconcerto”. Così il presidente Pd Matteo Orfini commenta l’intervista del consigliere Csm Morosini. “Ma – sottolinea – lo ritengo un caso isolato, come alcune dichiarazioni sbagliate di Davigo poi corrette. Se giustamente si chiede alla politica rispetto dell’autonomia dei ruoli, deve valere per tutti”.

Quanto alla possibilità che quest’uscita di Morosini abbia ‘aiutato’ il Pd offrendo gli argomenti per la narrazione di un partito sotto assedio, “ma non ci sentiamo assolutamente sotto attacco – precisa Orfini – I giudici perseguono notizie di reato, è il loro lavoro, noi gli abbiamo pure chiesto di lavorare di più e fare meno ferie…”.

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