“Il referendum non รจ un appuntamento dirimente per il futuro dell’Italia”. Lo dice Pier Luigi Bersani – intervistato dal Corriere della Sera – a proposito della scommessa del premier Renzi sulle riforme.
“Fatico a pensare – aggiunge – che gli italiani percepiscano la riforma del Senato come l’appuntamento epocale. E’ un passo in avanti, per quanto contraddittorio, ma รจ sbagliato appendere tutto li'”.
Invita piuttosto il segretario Pd a preoccuparsi del voto amministrativo: “Ridurre il significato di queste elezioni non รจ il modo migliore per motivare i nostri. Se non contano niente ci riposiamo tutti, io invece penso sia un appuntamento importante”, quindi “chi dirige, diriga”.
Bersani insiste sulle modifiche alla legge elettorale. “Io sono perchรจsi cambi l’Italicum. Dal Mediterraneo alla Scandinavia non c’รจ piรน un solo Paese nel quale il sistema politico cammini su due gambe”, osserva, e “non si risponde trasformando la governabilitร in una camicia di forza della rappresentanza”. Sulla competizione con i 5 Stelle, dice che “io non ho mai pensato che il M5S fosse transitorio e rido quando mi dicono che nel 2013 sbagliai un rigore a porta vuota. Non possiamo pensare che debba esserci un vincitore obbligatorio, perche’ fuori ci sono i barbari. Non funziona”.
Sugli sviluppi dell’inchiesta su Banca Etruria commenta, “Si leggono cose impressionanti e tocca alla magistratura andare fino in fondo. Governo e Parlamento, invece di fare la commissione d’inchiesta, facciano l’indagine, per avere informazioni che aiutino a produrre norme urgenti. E qualche idea ce l’avrei”.