La retribuzione slegata da orario e luogo è un tema lanciato dal ministro Giuliano Poletti ma che “il Pd condivide”. Lo dice a QN il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, annunciando che il governo “intende presentare all’inizio dell’anno due disegni di legge, quello sul lavoro autonomo (Jobs Act degli autonomi) e quello sul cosiddetto lavoro agile (smart working)”.
“Poi, certo, ci sarà il dibattito parlamentare e vedremo”, aggiunge. L’Ufo Robot citato da Susanna Camusso? “Non capisco il riferimento, forse è un problema generazionale”, risponde. “Slegare il lavoro da orari e luoghi non vuol dire farlo indistintamente”, sottolinea Taddei. “Poletti non ha mai detto questo. E qui non si tratta, come esemplifica qualcuno, di legare la retribuzione al risultato. E’ un tema troppo importante per banalizzare, per citare il lavoro a cottimo. Le forme di tutela del lavoro hanno bisogno di un aggiornamento perchéè cambiato il modo in cui il lavoro si svolge. Ci sono contesti in cui una mansione si espleta entro un orario e in un luogo di lavoro e finisce in questo ambito. Ma ci sono professionalità per cui il lavoro – ahimè o per fortuna – va anche al di fuori di questi canoni. Prendiamo un tecnico che deve essere reperibile a chiamata, per esempio. Il concetto di orario di lavoro classico può bastare? La novità normativa deve ricordare queste specificità. Una parte dello stipendio può essere riproporzionato sulla base della produttività, come già succede in molti casi”.